Cos'è lo yogurt e da cosa è composto
Lo yogurt -yoghurt o anche più raramente iogurt- è un delizioso e sano alimento naturale ottenuto grazie alla fermentazione batterica del latte. Troverete i migliori yogurt della Sardegna tra i nostri
prodotti sardi freschi.
I batteri utilizzati sono noti come
colture di yogurt. La fermentazione degli zuccheri del latte prodotta dai batteri crea l’acido lattico, che da allo yogurt la consistenza cremosa e vellutata ed il suo tipico sapore gradevolmente asprigno. Il latte più usato è quello vaccino, che è quello prodotto in maggiori quantità, ma si può utilizzare anche il latte di bufala, capra, pecora, giumenta, cammella, e yak. Il latte che si utilizza può essere omogeneizzato o no, pastorizzato o crudo. I risultati sia a livello nutritivo che di gusto sono sempre diversi.
Probiotici e fermenti lattici: cosa sono e a cosa servono
Usati spesso come sinonimi presentano in realtà delle importanti differenze: in entrambi i casi si tratta di microorganismi batterici. I fermenti lattici sono in grado di produrre acido lattico dalla fermentazione del lattosio; anche i probiotici producono acido lattico.
I fermenti lattici -una volta ingeriti- non sopravvivono al passaggio nello stomaco, mentre i probiotici restano vivi fino all’intestino dove si replicano e producono anche attività metaboliche riequilibrando la flora batterica intestinale e a beneficio di tutto l’organismo.
Tutti i benefici dei fermenti lattici per il corpo
- I benefici sul corpo si possono sentire in diversi casi di forte stress, soprattutto fisico. Uno dei casi più comune è dopo l’assunzione di antibiotici o in presenza di disturbi gastrointestinali, che notoriamente indeboliscono il corpo e le sue difese immunitarie.
- Uno degli usi principali è il miglioramento della flora residente, che supporta l'equilibrio dell'ambiente intestinale, si ha di solito anche un miglioramento nell’andare di corpo in caso di stipsi.
- Una buona barriera fisiologica riduce il rischio dei comuni disturbi del viaggiatore.
- Alcuni studi dimostrano la loro efficacia contro generiche sindromi infiammatorie intestinali o allergie alimentari.
- I fermenti lattici possono venire usati nel trattamento cronico delle infezioni respiratorie o urinarie, per l'interferenza positiva con il sistema urinario.
- Secondo alcune ricerche, Lactobacillus e altri ceppi di potrebbero addirittura aiutare a ridurre la pressione sanguigna grazie alla capacità di modulare l'assorbimento di sodio.
- Altri studi ne analizzano l'effetto benefico su lipemia e glicemia.
Come migliorano la salute intestinale
Prendere i fermenti lattici serve a ripristinare l'equilibrio dell’ambiente intestinale: è noto che la flora batterica -se sana- partecipa a mantenere lo stato di salute e benessere generali.
Fermenti lattici vivi è il nome comunemente associato all'intero insieme dei batteri lattici, un gruppo di microrganismi in grado di metabolizzare il lattosio.
Questa caratteristica è comune a numerosi batteri, ma solo pochi sono in grado di compiere concreti processi di trasformazione utili all'uomo.
I probiotici rinforzano davvero le difese immunitarie?
L’OMS -Organizzazione Mondiale per la Sanità- definisce i probiotici organismi vivi che possono apportare benefici. Per organismi vivi si intendono i microrganismi batteri vivi, che appartengono a specifici ceppi di batteri lattici come: Lactobacillus acidophilus, lactobacillus gasseri, lactobacillous casei e Bifidobacterium.
Si può dire che i probiotici controllano la proliferazione dei batteri nocivi, aiutando a mantenere il corretto equilibrio, se si ingerisce un miliardo al giorno di ogni singolo ceppo. Per questo la ricerca si concentra sui ceppi e sulla loro vitalità reale, anche perché per arrivare ‘vivo’ all’intestino il probiotico deve attraversare numerosi ostacoli: primo fra tutti il Ph acido del succo gastrico, quindi il succo della bile e del pancreas. Solo allora il probiotico attecchisce svolgendo tutte le sue attività benefiche. Nemici del probiotico sono il calore e l’umidità, per questo molti probiotici sono acquistabili in forma liofilizzata.
Il ripristino della flora batterica dopo antibiotici o stress
Il ripristino della composizione fisiologica intestinale -dopo un trattamento antibiotico o dopo un importante periodo di stress fisico o mentale- dipende dalla dieta dell’individuo e da fattori ambientali, tra cui anche il spesso sottovalutato contatto con i microrganismi di altri individui.
Recenti ed interessanti risultati pubblicati su
Cell Host & Microbe, suggeriscono che fattori come dieta e igiene aiutano a prevenire alterazioni della composizione del microbiota intestinale. Gli antibiotici sono infatti noti per indurre modificazioni della comunità batterica dell’intestino e aumentare la suscettibilità dell’individuo alle infezioni.
L’intestino può impiegare fino a 18 mesi per tornare al suo equilibrio naturale!
Se da un lato gli antibiotici svolgono un ruolo fondamentale nella lotta contro le infezioni batteriche, la loro azione non è selettiva: essi infatti uccidono anche i batteri ‘buoni’ del microbiota, alterando l’ecosistema intestinale. Viene quindi modificato l’equilibrio acido-base dell’intestino, creando un ambiente favorevole alla proliferazione di microorganismi patogeni aumentando il rischio di infiammazioni e infezioni.
Per ristabilire l’equilibrio intestinale dopo una terapia antibiotica è importante adottare strategie che agiscano sia sul microbiota sia sulla funzionalità dell’intestino. In questo senso possono essere d’aiuto:
- Le Vitamine del Gruppo B le quali supportano il metabolismo energetico come coenzimi nelle reazioni cellulari di produzione dell’energia; compensano le carenze nutrizionali; migliorano l’appetito e riducono la stanchezza e l’irritabilità legate alla carenza nutrizionale.
- La Vitamina C che contrasta le specie reattive dell’ossigeno generate dal metabolismo dell’antibiotico e lavora in sinergia con gli antibiotici, rafforzando il sistema immunitario, stimolando la produzione di globuli bianchi, migliorando quindi la funzionalità delle cellule immunitarie.
- Il Butirrato: è un acido grasso che produce molteplici benefici per l’intestino. Favorisce l’omeostasi intestinale e riduce gli stati infiammatori, contribuisce al trofismo e alla protezione dell’epitelio intestinale, previene infezioni.
Una strategia efficace e costante per sincronizzare il microbiota non è solo una scelta preventiva, ma anche una via per migliorare il benessere a lungo termine.
Yogurt e probiotici nella dieta quotidiana
L’assunzione regolare di probiotici contribuisce attivamente a mantenere inalterata e reattiva la flora batterica intestinale, responsabile dello stato di salute del nostro sistema immunitario. I probiotici, infatti, soldati alleati del nostro organismo, agiscono per contrastare i batteri patogeni che spesso attaccano il nostro organismo alterando la flora intestinale e causando scompensi.
È importante avere chiara la differenza tra yogurt e prodotti probiotici. Il primo si ottiene dalla fermentazione del latte grazie all’azione dei fermenti lattici; i secondi contengono in più i probiotici, ovvero fermenti lattici vivi. Esistono due principali tipologie di fermenti lattici vivi: i lattobacilli (specifici per la prima parte dell’intestino) e i bifidobatteri (che agiscono nell’ultima parte dell’intestino).
Lo yogurt è un alimento comune nella nostra dieta quotidiana. Leggero e digeribile in tutte le sue varianti di gusto, è apprezzato da adulti e bambini. Sia intero che senza grassi, è ideale per la prima colazione e la merenda, apporta il giusto quantitativo di nutrienti ed è ottimo con frutta o cereali.
I probiotici, che sono fermenti lattici vivi, possono essere assunti in diversi modi: yogurt, latti fermentati, formaggi freschi, integratori.
L’assunzione quotidiana di yogurt con probiotici garantisce il giusto apporto di nutrienti e di fermenti lattici che contribuiscono attivamente a mantenere forte e reattivo il nostro sistema immunitario.
I prodotti con probiotici sono dei toccasana naturali per la salute, con effetti benefici per l’organismo ed il benessere generale. Scegliere e capire i prodotti, le caratteristiche originali, le funzioni e le modalità di conservazione e consumo in modo da mantenere inalterate le funzioni nutrizionali e benefiche, permette di contribuire beneficamente a proteggere il nostro organismo.
Quanto yogurt serve per avere benefici reali
Secondo i nutrizionisti se non si consuma latte (la cui dose giornaliera non dovrebbe superare i 200 ml giornalieri), è possibile far rientrare lo yogurt all'interno di un regime dietetico equilibrato in porzioni da 125-150 grammi (un barattolino monodose quindi) per 2/ 3 volte al giorno. Meglio scegliere quelli non zuccherati, ma quelli bianchi da arricchire magari con frutta fresca o miele. Sul nostro sito di
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Come scegliere yogurt ricchi di probiotici efficaci
- Sembra scontato ma per scegliere uno yogurt ricco di probiotici -noi vi suggeriamo il delicatissimo yogurt sardo- bisogna avere la pazienza di leggere con calma l'etichetta: la dicitura ‘contiene fermenti vivi’ o ‘ probiotici attivi’ deve essere completata dalla presenza dei benefici ceppi come Lactobacillus e Bifidobacterium.
- L’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) ha bocciato e continua a bocciare moltissime richieste di slogan salutistici 'poco chiari e fuorvianti' dei principali produttori di yogurt e latti fermentati.
- Il problema della bocciatura sta nel fatto che, per poter affermare delle proprietà dirette sulla salute, le aziende devono poterlo dimostrare con studi scientifici rigorosi. I produttori -addizionando dei micronutrienti come la vitamina B6 e la vitamina D- hanno avuto invece il benestare dell’EFSA per la loro azione di stimolo sul sistema immunitario. In Italia il Ministero della Salute ha pubblicato delle linee guida che prevedono che il probiotico -per essere definito tale- contenga almeno 1 miliardo di batteri.
I momenti migliori della giornata per consumarlo
Lo yogurt -meglio se bianco- può essere abbinato a frutta, cereali, frutta secca, miele o utilizzato come base per salse o dessert.
Per molto tempo si diceva che lo yogurt va mangiato solo lontano dai pasti. Non tanto perché consumarlo appena prima o dopo mangiato fosse in qualche modo dannoso per l’organismo, ma perché si temeva che i succhi gastrici originati dalla digestione potessero inibire l’azione dei suoi fermenti lattici.
Col tempo si è scoperto che questa affermazione non ha fondamento: i fermenti vivi non sopravvivono all’interno del corpo umano. Molte diete lo raccomandano a colazione magari accompagnato a cibi ricchi di fibre come noci, cereali o frutta fresca. Si tratta di un modo salutare di iniziare la giornata, tenendo conto che la colazione dovrebbe fornire tra il 12 e il 20% delle calorie giornaliere.
Lo yogurt può però anche essere il modo ideale per quel languorino di mezza mattina o pomeriggio. Uno spuntino a base di yogurt, magari accompagnato da qualche pezzetto di frutta fresca, ci assicura l’energia di cui abbiamo bisogno e aiuta anche ad arrivare meno affamati al pasto successivo.
Infine diversi studi stati dedicati all’effetto che quest’alimento ha sul riposo hanno dimostrato che non ci sono interazioni negative, anzi, la presenza di un aminoacido come il triptofano potrebbe addirittura conciliare il sonno.
Come e grazie a chi è nato lo yogurt?
Il primordiale batterio potrebbe aver avuto origine sulla superficie di una pianta. Il latte potrebbe quindi essere stato involontariamente e casualmente esposto ad esso attraverso il contatto con le piante o anche con la mammella degli animali domestici. Le origini dello yogurt si legherebbero alle abitudini dalle popolazioni neolitiche dell’Asia centrale e della Mesopotamia. È nel 5000 avanti Cristo infatti che furono addomesticati i primi animali produttori di latte. In seguito alle migrazioni lo yogurt si diffuse in tutto l’Occidente primi fra tutti tra i Fenici, i Greci, gli Egizi ed i Romani. Era anche bevuto dagli Arabi, come riportato nelle novelle de ‘Le mille e una notte’, e dagli Indiani.
Si guadagnò nei secoli la fama di panacea -la famosa 'cura di tutti i mali'- e di rimedio per l’insonnia, la tubercolosi e la rigenerazione del sangue.
- Fu il medico bulgaro Stamen Grigorov ad isolare un batterio che venne chiamato in suo onore Lactobacillus bulgaricus, uno degli organismi responsabili della fermentazione del latte.
- Fu poi un microbiologo russo, incuriosito dalla longevità delle popolazioni bulgare e caucasiche, a studiarlo in laboratorio. Valutando il Lactobacillo essenziale per la buona salute, convinse l’imprenditore Isaac Carasso a sviluppare tecnologie industriali per la produzione dello yogurt.
- Nel 1919 nasce a Barcellona il primo stabilimento commerciale per la produzione di yogurt.
- Il termine deriva dal turco yoğurt, derivato dal verbo yoğurmak -che significa ‘addensare’.